IO SONO...

Foto di Sofia Sbura
Foto di Sofia Sbura
Il mio nome è Sofia e sono una studentessa del terzo anno di Ingegneria Edile-Architettura.

Ciò che più mi contraddistingue è la curiosità. Sono curiosa della vita in ogni suo aspetto, amo tutto ciò che è colorato e sono fermamente convinta che ognuno di noi rappresenti un colore che deriva dalla nostra personalità.

Sono una persona molto creativa e, purtroppo o per fortuna, sono molto determinata. Se credo che un’idea da me proposta sia interessante, insisto finché non riesco a far capire alla persona con cui mi confronto che potrebbe essere un’ipotesi considerabile.

La mia più grande passione? Viaggiare. Viaggiare con la mente o con il corpo, non importa come.

Foto di Sofia Sbura
Foto di Sofia Sbura
Ma come si può viaggiare con la mente, vi chiederete? Si può fare in qualunque modo si voglia, con un pizzico di fantasia. A me piace farlo con la
musica e la danza che ho praticato per 14anni. Sin da piccola ho amato la musica perché mi fa sentire libera da ogni pensiero e, soprattutto se legata al ballo, provo sensazioni talmente differenti che mi fanno evadere dalla solita e monotona routine. Mi piace trovare sempre qualcosa da fare, infatti, io ed altri ragazzi/e, abbiamo creato sui social un gruppo chiamato “Castelfidardo Giovane” per informare i cittadini più giovani su ciò che accade nel nostro comune e raccontare storie o avventure di fidardensi/e che hanno segnato in qualche modo la storia della nostra città. Inoltre, nei momenti liberi, guardo molti film, soprattutto datati o di vicende realmente accadute perché danno spunti interessanti anche per progetti architettonici.

Foto di Sofia Sbura
E viaggiare con il corpo? Ovviamente prendendo uno zaino, un taccuino per annotare tutto ciò che vedo o che provo osservando il mondo e una macchinetta fotografica per documentare ogni minima cosa, che sia un piccolo oggetto di arrendamento o un edificio di 50 piani. Ciò che mi ha sempre appassionato maggiormente in questi viaggi, è l’architettura. Come dice Bruno Zevi “La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l’uomo ne resta all’esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni. L’architettura invece è come una grande scultura scavata nel cui interno l’uomo penetra e cammina”. 
Il lato interessante proprio di quest’ultima è il processo che c’è dietro la sua progettazione: dall’analisi territoriale, culturale e storica di un certo luogo, alla scelta di un determinato materiale per il rivestimento. L'architettura, come dice Le Corbusier, è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione. La costruzione è per tener su mentre l'architettura è per commuovere.

Spero che i contenuti di questo blog possano essere oggetto di dibattito e utili a mostrare una parte di me e del mio percorso formativo e lavorativo.


S.S.

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